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Alcuni dipinti rupestri della
Val Camonica, circa
10.000 a.C., che si vuole rappresentino visitatori extraterrestri. È stato anche ipotizzato che raffigurino divinità o altre figure mitologiche presenti nei culti religiosi dell'epoca
I sostenitori di questo gruppo di teorie affermano che vi sia stata un'influenza aliena nello sviluppo della civiltà e della
specie umana, arrivando a mettere in discussione - almeno in parte - la
teoria evolutiva di
Charles Darwin, talvolta sostituendola con
tesi creazioniste, secondo le quali la specie umana sarebbe stata creata da entità superiori o per il tramite di "
angeli" extraterrestri.
Se per la
paleoantropologia tradizionale l'uomo è il risultato di un processo evolutivo durato tre milioni di anni che ha portato le proto
scimmie africane via via ad assumere la
stazione eretta e a sviluppare la propria
intelligenza, andando a formare società via via più avanzate, i sostenitori di queste idee ipotizzano che l'uomo sia stato aiutato a compiere questo percorso, se non addirittura indotto e che nel passato siano avvenuti numerosi contatti fra alieni sbarcati sulla Terra e popolazioni locali. Questi contatti, in taluni casi costituiti da soggiorni prolungati di extraterrestri sul nostro pianeta, avrebbero influenzato lo sviluppo di alcune civiltà; tracce a testimonianza di questi eventi sarebbero riconoscibili - secondo i fautori di queste teorie - studiando con una certa "forma mentis" alcuni reperti preistorici.
L’avvento di
Internet ha favorito la diffusione di tali idee, attraverso la nascita di innumerevoli
siti web, per lo più amatoriali, che trattano di miti e presunti misteri mescolandoli assieme ad argomenti di archeologia divulgativa, ignorando, rigettando o mettendo in discussione le posizioni attualmente riconosciute nel
mondo scientifico e accademico[2].
Idee principali [modifica]
Riproduzione del coperchio del sarcofago di Pakal (Tempio delle Iscrizioni,
Palenque). Secondo alcuni, si tratterebbe della raffigurazione di una navicella spaziale.
Esistono diverse idee ed ipotesi sul "paleocontatto":
- L'uomo sarebbe il risultato di creazione guidata o esperimenti genetici condotti da extraterrestri sugli ominidi (che fino a quel punto si sarebbero evoluti naturalmente sulla Terra in concordanza con laTeoria di Darwin e dunque senza nessuna apparente contraddizione) al fine di farle evolvere in tempi rapidi: adattamento evolutivo e neocreazionismo dunque sarebbero veri entrambi. Il principale argomento a sostegno di questa idea è il tempo relativamente breve impiegato dall'Homo sapiens (300.000 anni) per giungere al livello mai raggiunto da altri organismi che esistono da centinaia di milioni di anni.
- L'uomo avrebbe avuto contatti con extraterrestri sin dalle ere più antiche. Questi esseri sarebbero le divinità delle società antiche e sarebbero stati raffigurati in diversi dipinti ed opere d'arte, sia nell'antichità (egizi, maya, aztechi, popoli della Mesopotamia, romani) sia in epoca medioevale[4]. Altri indizi sono celati in testi religiosi, come la Bibbia e il Rāmāyaṇa, o in opere di carattere storico. Dipinti medievali e rinascimentali, specie a carattere religioso, raffiguranti Dio, il Figlio e gli angeli, mostrerebbero in cielo delle navicelle spaziali, a volte addirittura con degli angeli guidatori.
- Il ritrovamento di OOPArt, ossia "oggetti fuori posto", in quanto "fuori dal tempo", che vedrebbero l'uomo e la sua tecnologia molto più antichi rispetto a ciò che l'archeologia canonica afferma.
Prove scientifiche [modifica]
Non esiste alcuna prova scientifica.
Secondo i sostenitori della teoria, esisterebbero numerosi luoghi con antiche rovine e siti archeologici a testimonianza del contatto con gli alieni, alcuni dei quali costruiti con tale perizia da suggerire l'uso di tecnologie aliene. Gli ufologi e in particolare i
clipeologi ritengono prove indiziarie alcuni famosi siti archeologici (tra i quali
Giza,
Baalbek,
Yonaguni, le
Linee di Nazca, i monoliti di
Stonehenge) e raffigurazioni, incisioni e statuette (del Nord e Sud America, isole del Pacifico e Australia), a sostegno delle loro ipotesi di un contatto fra le popolazioni umane primitive e forme di vita aliene, che sarebbero state viste come "angeli", "spiriti", "dei" o "semidei" da tali popolazioni
[5].
Inoltre i teorici degli antichi astronauti interpretano letteralmente l'antica
letteratura sumera e
testi sacri prodotti da antiche civiltà del pianeta, indicandone vari brani come possibili resoconti di un contatto a livello planetario. In particolare sono spesso citati l'
Epopea di Gilgamesh ed alcuni libri della
Bibbia.
Nonostante i proponenti di tali teorie interpretino a proprio modo testi e manufatti antichi, non è ancora stata trovata alcuna prova a sostegno dell'ipotesi degli antichi astronauti. Ognuno degli elementi portati a sostegno di tali teorie trova una spiegazione scientifica senza bisogno di ricorrere agli alieni,
[6] malgrado gli autori che propagandano la teoria degli antichi astronauti parlino frequentemente di "misteri" e di oggetti "senza spiegazione" nei loro libri.
Alan F. Alford, autore di
Gods of the New Millennium (1996), era un aderente della teoria degli antichi astronauti. Molto del suo lavoro si basa sulle teorie di Sitchin. Egli tuttavia trova ora fallace la teoria di Sitchin, dopo un'analisi più approfondita, affermando che "Sono ormai saldamente del parere che queste divinità personificavano la caduta del cielo, in altre parole, la discesa degli dèi era una resa poetica del mito del
cataclisma che era al centro di antiche religioni del Vicino Oriente."
[7]
La comunità
cristiana creazionista è a sua volta assai critica su molte delle idee sugli antichi astronauti: lo scrittore creazionista della "giovane Terra" Clifford A. Wilson ha pubblicato
Crash Go the Chariotsnel 1972 in cui ha tentato di screditare tutte le indicazioni fornite nel libro di von Däniken
Gli extraterrestri torneranno? (
Chariots of the Gods).
[8]
Ancient Astronaut Society [modifica]
L'Ancient Astronaut Society è una società fondata il
14 settembre 1973 dall'avvocato Gene Philips, con l'obiettivo di coordinare tutte le ricerche che si svolgono nell'ambito della teoria degli antichi astronauti (detta paleoastronautica o archeologia spaziale), cercando di dimostrare un
primo contatto tra
alieni scesi da
navi spaziali e
uomini avvenuto migliaia di anni fa
[10]. Tutti gli anni organizza almeno un congresso, cui partecipano
ufologi e
scienziati da tutto il mondo. Il primo si è svolto a
Chicago dal
26 al
28 aprile 1974.
La AAS pubblica inoltre il bollettino Ancient Skies.
Influenza culturale [modifica]
L'ipotesi del paleocontatto è stata utilizzata come ispirazione per un gran numero di romanzi di
fantascienza, film e serie televisive. In realtà la teoria compare ben prima in varie opere fantastiche che nella saggistica, a partire dal romanzo
Edison's Conquest of Mars di Garrett P. Serviss (1898) e dai racconti di
H. P. Lovecraft Il richiamo di Cthulhu (1926) e
Alle montagne della follia (1931).
- ^ Erich von Däniken. Chariot of the Gods?, 1968
- ^ La teoria degli antichi astronauti - befan.it
- ^ Prehistoric “plane” flies!
- ^ Extraterrestri nel passato dell'uomo - centroufologicoionico.com
- ^ Gli antichi astronauti: dei per il mondo antico, alieni per quello moderno - apocalisselaica.net
- ^ Fanta-Archeologia
- ^ Ancient Astronauts . Eridu.co.uk. URL consultato in data 18 giugno 2011.
- ^ Clifford Wilson, Crash Go the Chariots, Lancer Books, 1972
- ^ Charioteer of the Gods . Jcolavito.tripod.com, 10 marzo 2001. URL consultato in data 18 giugno 2011.
- ^ Sito ufficiale dell'AAS
- Peter Kolosimo. Astronavi sulla preistoria, Milano 1972.
- W.H. Stiebing Jr. Antichi astronauti. Dalle pile di Babilonia alle piste di Nazca, Avverbi 1998. (recensione )
- Zecharia Sitchin. Il pianeta degli dei, Piemme 1998.
- Erich von Däniken. Cronache da un altro passato. Misteriosi monumenti della preistoria parlano di mondi lontani, Piemme 2002.
Voci correlate [modifica]
- Argomenti
- Esponenti
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Collegamenti esterni [modifica]